PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA-ATOMATVOLLEY UDINE 2-3 (20-25, 23-25, 25-18, 25-21, 9-15).
PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA-ATOMATVOLLEY UDINE 2-3 (20-25, 23-25, 25-18, 25-21, 9-15).
PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA: vignola 5, Barbarini 11, Errichiello 6, Ambrosini 15, Pisani 11, Ciarlini, Fanelli 4, Musiari (L), Ghisolfi 3, Arzani (L2), Ferretti 17, Cester 4. Dirigrente accompagnatore: Giovanni Errichiello.
ATOMAT VOLLEY UDINE: Cardani (L), Lorenzon 14, De Stefano 1, Papa 20, Petejan 2, Sogni 13, Giuliani 6, Visintini 8, Mascherini 13, Guidi 2. All: Mannucci. II° all: Pacorig.
ARBITRI: Claudio Guglielmoni e Mario Gagliotti di Varese.
FIORENZUOLA D’ARDA (PC)-La Pavidea Steeltrade del nuovo corso muove la classifica e si prende un punto al termine di una gara intensa che le rossoblù hanno saputo rimettere in piedi con coraggio, spirito ed orgoglio. L’Atomat Udine ha vinto, ma ha dovuto impegnarsi oltre le previsioni, riuscendo a trovare il guizzo giusto alla lotteria del tie-break.
Aspettando l’arrivo del nuovo tecnico, la Pavidea Steeltrade trova nel tre volte Campione d’Italia Giovanni Errichiello un prestigioso ed esperto traghettatore. La medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles ha le idee chiare e manda in campo un sestetto con Ferretti, Vignola al palleggio, Lisa Ambrosini, Ilaria Fanelli, Noemi Barbarini e Musiari “libero”; Manuel Mannucci, costretto a rinunciare a Letizia Ciani e Marta Venturini, si affida a De Stefano, Sogni, Petejan, Lorenzon, Visintini ed al “libero” Cardani. Le friulane sono in un periodo non esaltante e vogliono cambiare registro, ma l’inizio della Pavidea Steeltrade è di quelli giusti e Caterina Errichiello piazza un break piegando le mani a Giulia Visintini (4-2). In panchina Errichiello osserva attentamente ogni azione e quando le friulane danno una accelerata violenta con una murata vincente di Visintini su Caterina Errichiello ed una ace di Lorenzon, chiama il time out. Il “Palamagni” si scalda sotto la spinta dei tifosi arrivati da Udine e quando Stefania Papi risponde ad una attacco di Noemi Barbarini, l’incitamento si fa potente. Chiara Ferretti manda oltre la riga un muro su una bordata di Lorenzon, Noemi Barbarini prova a dare il via alla rimonta, ma l’Atomat resta a “+3” (7-10). Le fiorenzuolane cambiano ritmo trascinate da capitan Ambrosini che mette a segno una tripletta d’autore che significa sorpasso (12-11). Questa volta è il tifo casalingo a farsi sentire, la Pavidea Steeltrade risponde e respinge il tentativo di rimonta delle bianconere . La gara diventa equilibrata: Fanelli trova spazio, Isaura De Stefano va al pareggio, Annalisa Sogni cicca la battuta, Visintini va con il diagonale e Papa mura Ambrosini. L’Atomat ritorna avanti, ma le padrone di casa non si lasciano staccare e restano attaccate alla coda bianconera con Ilaria Fanelli (14-15). Primo avvicendamento: Mannucci cambia Lorenzon con Guidi in battuta, Chiara Ferretti ha potenza per il pareggio e Giovanni Errichiello mescola le carte. Ciarlini va al posto di Veronica Vignola e Alessandra “bazooka” Pisani manda in panchina Ilaria Fanelli. Le squadre non si risparmiano, il pallone viaggia velocissimo e gli applausi si sprecano. Stefania Papa porta avanti l’Atomat, Elena Guidi rovina tutto, Papa replica e una ace di Giulia Visintini vuol dire break (16-18). Le bianconere alzano il ritmo, le rossoblù vanno in riserva e devono subire una sventagliata che le caccia a tre lunghezze (19-22). Valentina Cester va al posto di Lisa Ambrosini, Chiara Ferretti stoppa l’attacco di Martina Lorenzon, ma arriva subito la replica di Giulia Visintini, la murata di Stefania Papa su Chiara Ferretti e lo strike di Giulia Visintini (20-25).
Si cambia campo, si ricomincia ed è la Pavidea Steeltrade a trovare gloria con Ambrosini, Barbarini e Ferretti che si lasciano alle spalle le bianconere (5-3). Mannucci si sbraccia dalla panchina e l’Atomat si scuote: Papa accorcia, Sogni pareggia e mette a terra la palla del sorpasso (5-6). Gara vibrante, incertissima ed appassionante. Lisa Ambrosini costringe all’errore Stefania Papa, Caterina Errichiello trova la botta, Sogni è sveglia e Lisa Ambrosini ha preso il quarto caffè (8-7). Errichiello cambia Fanelli con Marta Ghisolfi, ma intanto Martina Lorenzon va col break. L’Atomat tenta un’altra fuga, ma ci pensa Marta Ghisolfi a stoppare tutto e Lorenzon a dare il pareggio alla Pavidea Steeltrade (10-10). Altro colpo di pedale delle bianconere ed altro recupero delle padrone di casa con Ferretti e Barbarini che vince sotto il nastro il duello con Giulia Visintini (12-12). Mannucci cambia assetto: fuori Petejan, spazio a Margherita Mascherini. Mossa astuta? Non direi: Ghisolfi sì che è astuta ed allora Manuel Mannucci chide perdono e chiama il break. Un minuto per riorganizzarsi e si riparte sempre col tira e molla, sempre con l’incertezza. La Pavidea Steeltrade accelera con Chiara Ferretti che manda fuori giri Stefania Papa; Giada Ciarlini si riprende la regia e Noemi Barbarini va a punto (23-20). Time out udinese, Giulia Visintini spara su Michela Musiari, Stefania Papa la imita ed allora Giovanni Errichiello ferma tutti. I palloni scottano, chi sbaglia paga con gli interessi e a pagare è sempre Pantalone. E se qualche volta pagasse Pulcinella? Macchè: Visintini pareggia, Giada Ciarlini non trova il palleggio migliore e Papa non perdona (23-25).
Un’altra occasione gettata alle ortiche. Peccato. Bisogna rimediare. Avanti, c’è posto. E allora proviamo a metterci comodi.
Non si sa mai. Ambrosini, Giuliani e Lorenzon sbagliano tutto, Ferretti no e la Pavidea Steeltrade va in orbita (7-2). Caterina Errichiello si fa prendere dall’emozione ed allora papà Gianni la manda in panchina. Alessandra “bazooka” Pisani si prende la scena e Mascherini manda fuori la battuta (10-6). La gara è come la Rai: di tutto, di più. La differenza è che non si paga il canone. Meno male. Sogni fa palombella, Papa l’ace e l’Atomat torna in scia (10-9). Drin, drin. Alt, fermi tutti. Così parlò Gianni. Lisa Ambrosini usa lo stesso linguaggio, Barbarini ha la ace facile e Mannucci prova a tradurre. Ma il dialetto di casa nostra non è facile da capire ed i “furlani” se ne accorgono subito: Petejan cerca la ace, ma trova l’aceto, Vignola unge la padella, Alessandra Pisani tira fuori la dinamite, Chiara Ferretti la bomba che scoppia quando “bazooka” Pisani punta Petejan (20-13). Fuggi via, via, scappa via! Ma cosa c’entra Vecchioni? Mica siamo a Sanremo! Se ne accorge anche Annalisa Sogni che ha un incubo, Pisani, invece, ha il bazooka e fa centro (22-16). Errichiello chiede il time out per lo sprint finale, Chiara Ferretti è chiara come il sole, Barbarini no, Elena Guidi nemmeno (25-18). 2-1. Il pubblico si scalda. Il quarto set si annuncia da infarto. Prendiamoci una camomilla. Calma, gesso e lavagna. Non è mai troppo tardi. Tardi, invece, fa la Pavidea Steeltrade che si fa sorprendere: Papa mura Ambrosini, Sara Giuliani fa ace, Papa questa volta mura Pisani e Vignola fa invasione. 0-4. Che botta! Che botta!. Addio sogni di gloria? Ma va! Ma va! Tempo per recuperare ce n’è. Ma l’orologio della piazza ha battuto la sua ora. E dai con le canzoni! Qua si suona un’altra sinfonia. La suona l’Atomat che non si ferma e vola altissimo con una ace di Margherita Mascherini che sembra uno scioglilingua, invece è una sciogli ace (1-9). Pavidea, frena l’Atomat! Altrimenti son dolori. Mumble, mumble di Errichiello. Zac! Schiocco di dita. Ecco l’idea. Dentro Cester, in panca Ambrosini. Mai, mai, mai amerò nessun’altra dopo te. Valentina, Valentina. Dai, Pavidea! Pisani colpisce, ma le bianconere sono velocissime e non si fermano. Bim, bum, bam. Sim sala bim. Magia. Pisani trova l’angolo giusto, Mascherini crede sia ancora Carnevale, Valentina Cester mura Petejan, Ghisolfi schiaccia, Cester scarica potenza, Pisani ci mette braccia e mani, Musiari ha lo Gnom e Cester mette il servizio giusto. Proviamo a contare: uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette. Come i magnifici. Magnifica Pavidea! 13-15. Si torna in scia. Paura, eh? Mannucci vede fantasmi dappertutto. Aglia, fravaglia, fattura c’à nun quaglia, capalice, capadaglia. Non c’è Pappagone, ma gli amuleti e le fatture anti streghe sì. La Pavidea Steeltrade cambia marcia. Dentro la sesta e l’Atomat vacilla. Valentina Cester colpisce senza pietà, Barbarini dopo l’intervista è carica come una molla, Ferretti l’intervista l’ha già fatta e ringrazia con l’ace. Pareggio!!! Incredibile Pavidea. E l’Atomat? Sparito. Andiamolo a cercare. Forse lo troviamo in qualche angolo. Mah. Intanto che cerchiamo qualche traccia delle bianconere, Barbarini ha messo la freccia (19-18). Ecco, abbiamo trovato una traccia delle friulane. Piccola, piccola. E’ quella di Annalisa Sogni che pareggia. Veronica Vignola si è fatta bionda e anticipa tutti, Mascherini marca la ics, Pisani e Cester fanno il break. Uè, ma sta Pisani è forte. Bravo Gianni che hai giocato la carta giusta. Dopo la medaglia di bronzo, ti meriti anche quella d’oro. Evvaiiiii!. Intanto la gara va avanti. Si entra nella zona rossa. Ci sono anche le telecamere. Chi sgarra, non la passa liscia. Petejan sbaglia, Lorenzon caccia lungo, Marta Ghisolfi trova il parquet. Evviva! Capolavoro della Pavidea Steeltrade! 25-21. 2-2. Hip, hip, urrah! Si va al tie-break. E’ una lotteria. Chi pescherà il biglietto vincente?
Si comincia. Pisani, Vignola, solletico di Visintini, Cester, Ferretti. Oplà, 4-1. E non è finita. Replay Ferretti, solletico di Papa, Pisani, lungo di Mascherini e ancora Alessandra “bazooka” Pisani. 8-3. Si cambia campo. Ma si cambia anche musica. L’Atomat, morto e sepolto, si risveglia di colpo e sale in cattedra. Barbarini schiaccia, la palla sembra toccare terra, ma un recupero incredibile di Annalisa Sogni la rimette in gioco e Papa va a punto. La Pavidea Steeltrade si ritrova dal possibile 9-4 all’ 8-5 e si disunisce. L’Atomat prende coraggio, alza il ritmo e piazza un parziale 0-6 che diventa decisivo. Le rossoblù vanno a corto di energia, la coppia arbitrale sbaglia qualcosa, in panchina Matteo Burgazzi mormora qualcosa, l’arbitro interpreta il labiale ed estrae il cartellino giallo. Finisce qua. L’Atomat scivola via con sicurezza, la Pavidea Steeltrade non ha più la lucidità per replicare e una ace di Margherita Mascherini fa match ball. Noemi Barbarini prova a tenere viva la speranza, ma un attacco sbagliato di Valentina Cester mette fine alla serata (9-15). Pavidea Steeltrade sconfitta, ma esce a testa alta. Aspettando il nuovo timoniere.
FRANCO BONATTI