Siamo arrivati in fondo. Dopo ventisei settimane
Siamo arrivati in fondo. Dopo ventisei settimane
il viaggio è finito. L’avevamo iniziato con tante speranze, l’abbiamo concluso con molti rimpianti e delusioni. Ma è stata una esperienza positiva. Per me e per voi. Abbiamo diviso assieme sorrisi, lacrime, pizze ed anche risate, ci siamo arrabbiati per una schiacciata, un “muro” venuto male oppure per una battuta sbagliata. Qualche volta vi ho
sgridato, vi ho mandato a quel paese e mi è spiaciuto. Ma se l’ho fatto è perché ero sicuro di avere di fronte ragazze intelligenti che avrebbero capito gli errori commessi. Gli sbagli si fanno. E’ normale. Non è normale ripeterli. E voi, sono sicuro, non li ripeterete. Né domani, né mai. Lo confesso: mentre sto scrivendo queste righe, sento
che mi scendono le lacrime e vorrei rivedervi tutte a settembre per abbracciarvi. Come si fa tra vecchi amici. Sogno? Realtà? Sarete voi a deciderlo. Seguendo istinto e coscienza. In piena libertà. Senza condizionamenti. Quelle che resteranno a fare parte di questa famiglia saranno accolte con lo stesso affetto. Come quelle che arriveranno. Il gruppo ci sarà sempre e sarà solido anche se qualche protagonista cambierà. Si ripartirà da un gradino più basso, si vivrà un’altra realtà in una nuova dimensione. Con lo stesso impegno, con le stesse motivazioni. Ma il ricordo di questo viaggio, bello, affascinante e coinvolgente non si cancellerà mai. Nemmeno con una retrocessione.
Con la stima e l’affetto di sempre.
Semplicemente.
F.B.