STUDIO 55 ATA TRENTO-PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA 3-1 (25-22, 21-25, 25-19, 25-18).
STUDIO 55 ATA TRENTO-PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA 3-1 (25-22, 21-25, 25-19, 25-18).
STUDIO 55 ATA TRENTO: Antonucci 6, Gasperini (L), Bottura 9, Prandi 10, Ceschini, Bogatec 12, Zeni 3, Festi 5, Filippin 10, Corradini 4, Mezzi 11. All: Mongera. II° all: Berti.
PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA: Vignola, Barbarini 9, Errichiello 9, Ambrosini 4, Pisani 3, Ciarlini 1, Fanelli 7, Musiari (L), Ghisolfi 1, Arzani (L2), Ferretti 8, Cester 8. All: Zanichelli. Accompagnatore: Giovanni Errichiello.
ARBITRI: Claudio Conti di Bergamo e Tiziana Lo Verde di Brescia.
TRENTO-La Pavidea Steeltrade chiude la sua esperienza in B/1 con una sconfitta. Ma le rossoblù fiorenzuolane hanno dimostrato, una volta di più, di avere qualità e mezzi per potere programmare al meglio il loro futuro. Le ragazze di Davide Zanichelli hanno giocato alla pari contro un avversario di prima fascia, cedendo le armi dopo quattro set combattutissimi che hanno esaltato il pubblico. Scambi veloci sotto rete, schiacciate sulle diagonali, ricezioni al limite dell’impossibile, sono stati gli ingredienti di novantadue minuti intensi ed equilibrati. Lo Studio 55 Ata alla fine ha vinto sfruttando le qualità dei centrali Martina Bogatec e Beatrice Filippin, ma la Pavidea Steeltrade ha saputo rappresentare un ostacolo duro e difficile da superare.
La giornata è di quelle estive, il “Palabocchi” è in pieno centro e le vie d’accesso sono impraticabili per il pullman. Ed allora che si fa? Giù borse, borsoni ed accessori, quattro passi tra le bancarelle del mercatino, una fugace apparizione in piazza per un paio di foto ricordo e poi via, verso il parquet. La gara vale meno di una Golia succhiata, ma nessuno ci sta a perdere: le padrone di casa vogliono chiudere con una vittoria un campionato cominciato a mille e finito a cento; la Pavidea Steeltrade ha il desiderio di raccattare qualcosa che sia salutare per il morale. Coppia arbitrale mista, pubblico caldo, musica a tremila decibel. Elena Pradi e Lisa Ambrosini si giocano la monetina: vince lo Studio 55 Ata Trento che si piazza a destra con Bogatec, Prandi, Mezzi, Corradini, Antonucci e Gasperini; nella metà campo opposta la Pavidea Steeltrade risponde con Ferretti, Errichiello, Fanelli, capitan Ambrosini, “Mickey Mouse” Musiari e Giada Ciarlini al palleggio. Tiziana Lo Verde da Brescia fa il palo, mentre il bergamasco Claudio Conti si prende il trespolo. Ore 18,00. Tutte le partite devono cominciare assieme per evitare subdoli ed antisportivi inciuci. Tic, tac, tic, tac. Driiiin! Vai. Giorgia Corradini rompe il ghiaccio, ma Caterina Errichiello fa capire subito a tutti di esserci e mette a terra di potenza. Gara che promette fuoco e fiamme, squadre accorte, solide e potenti sotto il nastro. Punto mio, punto tuo, si va avanti a sburloni, poi Beatrice Filippin trova il varco giusto e mette a segno il primo break (4-2). Le rossoblù fiorenzuolane non stanno con le ginocchiere in mano e provano la replica, ma lo Studio 55 Ata ha una marcia in più e va in fuga sugli errori in attacco di Chiara Ferretti e Noemi Barbarini, alle quali fanno eco un diagonale di Ilaria Antonucci ed una sparacchiata di Anna Mezzi che piega mani, polsi e ginocchia a Michela “Topolino” Musiari (8-3). Zanichelli non ci pensa su troppo e chiama il classico time spezza ritmo, ma non trova troppi benefici, perché le “nere” di Marco Mongera corrono come forsennate. Lisa Ambrosini mette giù, Giada Ciarlini mette fuori, Chiara Ferretti manda in tilt Giorgia Corradini. Le trentine giocano sul mezzo dove sta sempre la verità e Martina Bogatec va al doppiaggio (14-7). Dai Pavidea, prova la rimonta! Ci prova Ilaria Fanelli con una ace, ma arriva subito la replica della solita Bogatec che spiazza Giada Ciarlini (15-9). Lo Verde, non hai visto che quella palla era fuori? Mah, solita coppia arbitrale da un centesimo. Niente. Non ti curar di lor, ma guarda e passa. Filippin fa invasione, Errichiello ace, Mongera il time. Zanichelli sfrutta il minuto per meditare qualche cambio. Eccoli! In panca vanno Ciarlini ed Errichiello, in pista entrano Veronica Vignola e Alessandra “bum bum” Pisani. Deborah Zeni fa la furba, ma sbaglia il servizio, Pisani scarica e la Pavidea Steeltrade va a “-3” (16-13). Il pubblico chiama a gran voce lo Studio 55, in campo non si risparmiano colpie la gara diventa avvincente. Fanelli vuole lasciare il segno sul suo campionato e fa 15, Musiari non arriva su un missile di Anna Mezzi Corradini fa 21 Antonucci 22. Set palpitante, Chiara Ferretti accorcia e Mongera si prende il time. Le rossoblù fiorenzuolane sono lì a quattro punti, le trentine sembrano vacillare, ma capitan Prandi dice “no, ci penso io”. 23-18. Si scuote la Pavidea che mette giù un servizio con Errichiello, Filippin pasticcia e Barbarini mura alla grande Elena Prandi. Din, don. Attenzione: si rammenta che la Pavidea Steeltrade è a “-1” (23-22). Se lo ricorda benissimo Ilaria Antonucci che pesca la diagonale per il set ball che dura lo spazio di un minuto, perché l’assalto di Beatrice Filippin mette fine al gioco (25-22).
Cambio di campo. Si scarrozzano armi, bagagli, brogliacci e cartelle e si riparte. Pavidea Steeltrade decisa. Molto decisa. Anzi decisissima. Muro di Ambrosini, errore di Mezzi, ace di Ferretti, attacco sbilenco di Bogatec. Cappotto! Anche se fuori ci sono 24 gradi. Mongera ha in testa cattivi pensieri, Zanichelli parla il linguaggio del vocabolario, lo Studio 55 Ata si rifà sotto, ma Martina Bogatec si fa mandare al paese del vattelapesca e le rossoblù restano avanti (6-8). Mongera chiama il time, Bottura costringe Ilaria Fanelli all’errore, Lisa Ambrosini va lungo e il punteggio torna punto e a capo (8-8). Ma le fiorenzuolane hanno voglia di gloria e allora Caterina Errichiello colpisce duro sotto rete per il break (8-10). Pasticcio senza marmellata di Deborah Zeni, frittata con cipolle di Chiara Bottura ed il menu è servito. Studio 55 8, Pavidea Steeltrade 12. Mongera sembra punto da una tarantola ed a farne le spese è Giorgia Corradini che va in castigo, sostituita da Ilaria Antonucci. Mah. Questa non l’ho capita. E non l’ha capita nemmeno il pubblico che rumoreggia. Fuori c’è un accenno di temporale, dentro il temporale lo fa la Pavidea Steeltrade che va giù pesante con una ace di Ilaria Fanelli (8-13). Trento kappaò? Magari! le padrone di casa tornano in gioco con una ace di Chiara Bottura ed un ciapano di Ciarlini, ma c’è Chiara Ferretti a rimettere tutto in ordine sparando su Jessica Ceschini (12-14). Barbarini prova la botta, ma trova la mano malandrina di Francesca Festi ed allora cambia tattica ed avversaria: diagonale e scarafaggio stritolato (13-15). Incontro dagli elevati contenuti tecnici ed emotivi. Ilaria Antonucci sbaglia la misura, ed allora Mongera cambia ancora: dentro Corradini, dietro la lavagna Antonucci. Va via sciolta la Pavidea Steeltrade: Errichiello supera il muro di Fresti, Ilaria Fanelli pesca la carta giusta e Ambrosini fa tris (16-20). Alt! Alt! Zaini a terra! Mongera ci riprova, ma lo Studio 55 non ha imparato la lezione e balbetta. Zanichelli ha l’asso nella manica capace di chiudere il set: Valentina Cester va a rilevare Lisa Ambrosini e Chiara Ferretti diventa capitano. Caterina Errichiello fa 22, le padrone di casa si fanno prendere dalla frenesia, Anna Mezzi caccia nel vicino auditorium Santa Chiara, Barbarini fa set ball e Chiara “scarpette verdi” Ferretti fischia la fine (21-25).
Uno a uno, palla al centro. Anzi: palla al Trento che fa rima. O quasi. Terzo atto che lo Studio 55 Ata comincia più deciso: i centrali hanno potenza e la fanno valere subito: Bogatec mura Ferretti, Noemi Barbarini sbaglia la battuta, Ferretti fa 4-3, Valentina Cester sbaglia tutto (6-3). La Pavidea Steeltrade fa fatica a tenere il ritmo delle padrone di casa che quando colpiscono fanno molto male. Filippin, Prandi e in attimo le fiorenzuolane vanno a distanza (8-4). Arbitri sempre più fuori gioco, squadre, invece, toniche e solide. Il pubblico non è da meno e prosegue il suo show. Come lo Studio 55 che insiste sul centro e trova gloria. Filippin va di ace, Ferretti non mette il mattone giusto, Barbarini mette una pezza. Zanichelli cambia assetto: Pisani e Vignola vanno a dare il cambio a Errichiello e Ciarlini. Barbarini manda fuori e le rossoblù vanno a “-7” (14-7). La forbice comincia a diventare troppo larga. Proviamo a stringerla. Non è facile, perché Bogatec non ha pietà per i topolini, Prandi nemmeno e allora Zanichelli fischia. Time finito. Si torna dentro: Valentina Cester va a punto, Barbarini fa ace, Corradini ci vede doppio, la Noemi di Motta Baluffi concede il replay. Tutto scorre, anche il punteggio e la Pavidea Steeltrade torna in scia (16-14). Marco Mongera è già in tenuta estiva e scalpita. Time out inevitabile. Sarà quello decisivo? Pare, perché Bogatec continua il suo monologo, capitan Prandi c’è e si vede, Conti-Lo Verde meritano un quattro in pagella. Zanichelli contesta, Lo Verde si sposta dal palo, Conti si mette la mano in saccoccia e tira fuori un giallo. Din, don. Attenzione: si rammenta il signor Zanichelli che alla prossima sarà espulso. Mah. Prendiamola per buona. Dai che la gara si fa interessante. Fanelli manda in rete l’assalto all’arma bianca, Cester, invece, va a bersaglio, Filippin riallarga (20-16). Pavidea Steeltrade, prova il colpo gobbo! Impresa difficile, le energie cominciano a scarseggiare, lo Studio 55 Ata va come un treno, ma le fiorenzuolane non vogliono mollare: Fanelli segna, Trento replica con Bottura che marca il set ball, Chiara Ferretti rimedia, ma poi sbaglia la battuta e fa felice Marco Mongera (25-19).
Musica a tutto volume. Ma perché sempre rock disco? Mettete anche qualcosa di più morbido. De Gregori, Baglioni. Non li avete? Ma che è? Procurateveli. Per il futuro. Intervallo finito. Si riparte. C’è in campo Marta Ghisolfi! Dai Marta, vai e colpisci! Trento non ci sta e parte veloce, ma pasticcia sotto rete e le fiorenzuolane sorpassano. Poca roba, perché lo Studio 55 Ata è deciso a non andare al tie break e va giù pesante: Prandi, Bogatec, Bottura e 5-2. Le padrone di casa prendono coraggio e schiacciano sull’acceleratore: Anna Mezzi vince il muro con Lisa Ambrosini, Valentina Cester forza troppo e la Pavidea Steeltrade scivola (10-3). Marta Ghisolfi non tradisce mai, Lisa Ambrosini trova l’angolo lontano, ma il Trento è sempre lontano e recuperare diventa una impresa proibitiva. Prandi mura Barbarini, Mezzi vince l’attacco Prandi si ripete con un pallonetto. Ghisolfi non molla , Pisani ha il braccio lungo, Cester firma il numero 15. Lo Studio 55 Ata sbaglia l’attacco con Chiara Bottura, ma Ilaria Antonucci si procura un match ball su Alessandra Pisani. Noemi Barbarini tieneviva la speranza che si spegne quando Chiara Bottura costringe Valentina Cester all’errore (25-18). Triplice fischio. Finisce qua il campionato. La Pavidea Steeltrade esce con un’altra sconfitta. Ma la serata è quella dei saluti, degli abbracci, di qualche lacrimuccia. E allora bisogna festeggiare lo stesso. Lisa Ambrosini regala la maglietta con gli autografi di tutte le compagne di squadra. Fuori si fanno le foto. Dentro si mangia la pizza. Un sorriso c’è per tutti quelli che hanno preso parte con passione, voglia e sacrifici a questo viaggio. Un viaggio che ha insegnato molto. A tutti.
FRANCO BONATTI