2015-2016

MARTINA RIBONI

“Nemo profeta in patria est”. I nostri antenati la sapevano lunga. La loro filosofia ha fatto scuola e ci ha accompagnato per millenni. Ma andare contro la loro saggezza, diventa una sfida che tutti vorrebbero vincere. Martina Riboni il guanto l’ha lanciato. La sedicenne pallavolista nata a Segrate, ma residente a Montale, giocherà nella Pavidea Steeltrade. Sarà il “libero di scorta”, la alternativa ad Alessia Testa. Una generazione a confronto, ma a Martina la differenza di età non importa. Ha voglia di dimostrare che gli anni trascorsi nelle categorie giovanili e in serie D a Cadeo, sono serviti. Banda, centrale, alzatrice, libero. Ruoli diversi che “Ribo” ha ricoperto con lo stesso impegno e la passione che si porta dentro da una vita. La B/2 è un trampolino di lancio per costruirsi un futuro. Martina ha la determinazione e la consapevolezza per spiccare il volo verso altri traguardi. E diventare profeta in patria. Alla faccia di Cicerone. “Non mi aspettavo la chiamata della Pavidea Steeltrade-precisa Martina-è stata una cosa improvvisa che mi ha riempito di gioia. Non avrei mai pensato che dopo quel primo allenamento sarei stata inserita nell’organico della formazione maggiore. La mia era più che altro una speranza, perchè certezze non ne avevo”. -Pavidea Steeltrade, tappa di passaggio?- “L’anno a Fiorenzuola ritengo possa essere un buon trampolino di lancio. Sono ancora giovane e spero di migliorare le mie capacità per potere proseguire con altre esperienze altrettanto importanti. Per me questo è solo l’inizio”. -Fino ad ora solo under e serie D. La B/2 è un bellissimo traguardo-. “Importante ed anche impegnativo. C’è una bella differenza tra un campionato Under 16 e la B/2. Ci sarà certamente da lavorare, ma sono qui per questo e, da parte mia, l’impegno e la voglia di fare non mancheranno mai. Cercherò di portare a termine questa esperienza nel migliore dei modi”. -Banda, palleggiatrice, libero, centrale. Li hai provati tutti. Ma quale è il ruolo nel quale ti trovi meglio?- “Sì, ha ricoperto diversi ruoli, ma credo che alla fine dei conti il “libero” sia quello giusto ed adatto alle mie caratteristiche. Cercare di tirare su tutti i palloni, difendere le pallonate e buttarmi a terra mi è sempre piaciuto. Lo devo ammettere”. -Alla Pavidea Steeltrade sarai proprio il “libero di scorta”. Davanti troverai Alessia Testa. Una generazione in più- “Avrò tanto da imparare. Una come lei non si discute. Ci sono diciannove anni di differenza e l’esperienza conta tantissimo. Ma non mi preoccupo. Sono qua per mettermi a studiare l’arte, lavorare e, soprattutto, crescere”. -Come l’hanno presa i tuoi genitori?- “Sono più agitati di quanto lo sia io. Anche loro, come me, non vedono l’ora di accompagnarmi in questa avventura. Dire che sono orgogliosi e felici è poco”. -Frequenti il liceo linguistico a Piacenza. Cosa c’è nel tuo futuro?- “Sinceramente non lo so. Per adesso continuo a studiare, poi vedremo. E’ presto per dirlo”. -Ti piacciono i viaggi?- “Molto. Purtroppo non ho avuto l’occasione di viaggiare molte volte. Grazie alla scuola, però, ho avuto l’opportunità di visitare posti bellissimi anche al di fuori dei confini italiani. E questo penso sia una grossa fortuna”. -Nel tempo libero cosa ti piace fare?- “Amo praticare sport. Partecipo ad ogni manifestazione locale e scolastica. Ma mi piace anche uscire in compagnia degli amici e fare quattro passi in città per svagarmi un po’”. -Il tuo piatto preferito qual è?- “Ah, non si scappa. La pizza. Non saprei rinunciarci mai”. -Tutti hanno un sogno nel cassetto. Il tuo?- “Mi piacerebbe fare della pallavolo una professione. Spero di riuscirci. La volontà e l’impegno ci sono”. -Il ricordo più bello che hai avuto in questi anni da pallavolista?- “I due anni con la selezione provinciale resteraano per me indimenticabili. Ho avuto la possibilità sia di imparare cose nuove, sia di confrontarmi con atlete di alto livello. Se potessi tornare indietro, lo rifarei sicuramente”- -Sul tuo profilo di facebook compare: “accarezzatrice di materassi Eminflex”. Ti piace dormire?- “Diciamo che quando c’è da dormire, non mi batte nessuno. Però quando devo restare sveglia, ce la faccio benissimo. Senza mettermi gli stuzzicadenti nelle palpebre”. FRANCO BONATTI