2015-2016

ASJA SCALERA

Non se lo sarebbe mai aspettato. D’accordo, spes ultima dea. Ma per Asja Scalera, passare in un colpo solo dalla Under 16 alla B/2, avrebbe avuto il sapore di un sogno. Magari a occhi aperti. Ma quando c’è talento, umiltà, passione e qualità caratteriali, ogni sogno, piccolo o grande che sia, può diventare una splendida realtà. Quindici anni compiuti il 31 agosto, la schiacciatrice parmigiana ha scritto un capitolo sicuramente indimenticabile della sua storia pallavolistica. Gianni Errichiello è uno che della pallavolo conosce ogni aspetto più nascosto e sa anche capire quali sono gli interpreti giusti. Il tecnico parmense ha voluto che Asja saltasse il fosso. Dopo averla allenata alla Coopnordemilia, se l’è portata alla Pavidea Steeltrade. Asja sta vivendo un periodo importante, ha in mano la grande occasione per decidere cosa fare da grande. E, fin dal primo impatto, si è capito che ancora una volta -il “Gianni da Napoli” ha visto giusto. E Asja si è vista proiettata in una nuova dimensione. “Non me lo spettavo assolutamente-afferma il nuovo arrivo in casa fiorenzuolana-Quando mi hanno comunicato che avrei indossato la maglia della Pavidea Steeltrade ho pensato fosse tutto uno scherzo. Sono contentissima”. “E io sono feliicissima che lui i sia ricordato di me e mi abbia dato la possbilità di affacciarmi in una categoria così alta”- -Ti fa un po’ paura la B/2?- “Quello che mi fa paura è rompere il ghiaccio. Ma sono già contenta così. Potermi allenare con ragazze molto più esperte di me e recepire i loro consigli è bellissimo”. -Sei la più giovane della squadra. Cosa hai pensato?- “L’unica cosa che ho pensato è stata “spero di non avere prime donne”. E si è avverato. Con la squadra mi sto trovando molto a mio agio, anche per il fatto che ho trovato altre ragazze giovani come me”. -Dell’esperienza alla Coopnordemilia di Parma cosa ti porti alla Pavidea Steeòtrade?- “Sicuramente una grande voglia di giocare e la speranza di poter migliorare. Sarebbe importante per carriera e futuro”. -Sotera e Pedemonte ti potranno insegnare molto-. “Sicuramente. Sono sempre state gentili e premurose dandomi un sacco di consigli. Compagne di squadra veramente speciali”. -Con le compagne hai già fatto gruppo. Un ottimo inizio-. “Sì, è vero. Con le compagne ho già stretto amicizia e riesco a scherzare con loro senza avere nessun timore reverenziale”. “Non coltivo nessun hobby e passo gran parte del mio tempo con lo studio e la pallavolo. Quello che mi rimane, lo passo con gli affetti familiari”. -Quindici anni, ma sotto rete hai già uno dpirto da grande. Non hai paura a scaricare tutta quella potenza?- “Non ho mai avuto paura. In questo periodo, però, un po’ ne ho. Sono sicura che riprenderò alla svelta il mio coraggio e tornerò a giocare come sono capace di fare”. -Pensare al futuro, adesso, è presto. Ma tu cosa desidereresti?- “Innanzitutto vorrei riuscire a divertirmi e poi saranno tempo e circostanze a decidere del mio futuro pallavolistico. Ma è chiaro che io punto al massimo”. FRANCO BONATTI