2015-2016

AMBROVIT VOLLEY 2001 GARLASCO-PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA 3-0 (25-20, 25-21, 25-14) AMBROVIT VOLLEY 2001 GARLASCO: Cozzi 9, Caroli 13, Cagnoni 13, Freni 3, Pagnin 7, Bettale 6, Filippi Pioppi (L), Mawed, Marin, Rondini, Nicchi, Cattaneo (L2), D’Alessandro 1, Grossi. All. Stefano Mattioli. PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA: Morelli 1, Hodzic, Vignola 2, Guccione 7, Rocca 1, Barbarini 8, Picco, Sotera 9, Errichiello 10, Scalera, Pedemonte 3, Testa (L), Riboni (L2). All. Giovanni Errichiello. Aiuto allenatore: Max Dioni, Davide Conti. ARBITRI: Davide Poetto di Cuneo e Matteo Trinchero di Asti. GARLASCO (PV)-Nella notte di Halloween, la Pavidea Steeltrade le streghe le ha viste davvero. In quello che alla vigilia era considerato l’incontro della verità, le ragazze di Giovanni Errichiello hanno subito una sconfitta piuttosto netta che deve fare riflettere. L’Ambrovit Garlasco ha confermato di avere una intelaiatura adatta per puntare in alto, dimostrandosi compatta, determinata e tatticamente ordinata. La Pavidea Steeltrade è andata incontro a qualche amnesia, ha sbagliato molto in fase offensiva e nel terzo set ha perso il filo del gioco finendo in ginocchio. Le note positive sono arrivate da Alessia Testa, capace di chiudere falle con recuperi da brivido, da un muro che ha avuto in Noemi Barbarini una interprete precisa e puntuale, dalla solita Caterina Errichiello, da una generosissima Valentina Guccione che ha cercato di dare la carica a tutta la squadra. La battuta d’arresto, associata agli altri risultati, ha fatto scivolare le biancorosse fiorenzuolane al quinto posto in classifica, a due lunghezze dal vertice occupato dalle alessandrine dell’Arredo Frigo Makhymo. Garlasco è un paesone di diecimila abitanti, immerso nella campagna pavese, ad una manciata di chilometri da Voghera. Qui abita Rosalino Cellamare, uno tra i cantautori della prima generazione più apprezzati e qui si è consumato uno tra i delitti più efferati degli ultimi dieci anni. Il palasport si trova in pieno centro storico, in fondo a via Roma, ed è una costruzione funzionale dotata di tribuna sopraelevata che si affaccia su una serie di eleganti villette al confine con la zona residenziale. Le padrone di casa hanno assoluto bisogno di vincere per accorciare la classifica e prendere fiducia nei propri mezzi; le fiorenzuolane cercano risposte e conferme dopo la agevole vittoria di Certosa Pavese. Stefano Mattioli ha le idee chiare e manda in campo Caroli, Cozzi, Cagnoni, Bettale, Filippi Pioppi e Pagnin; Errichiello risponde per le rime affidandosi alle magnifiche sette di Certosa: Vignola, Guccione, Sotera, Barbarini, Pedemonte e Caterina Errichiello, e Testa libero. Pubblico che riempie le tribune, sole che colora di un rosso sfumato l’orizzonte, arbitri che sfoggiano le nuove divise bianche e blu con tanto di cognome un bella vista. Sorteggio che favorisce la Pavidea Steeltrade ed allora è Veronica Vignola a giocare il primo pallone. Valentina Guccione prova a stoppare un attacco di Barbara Pagnin, ma non ha fortuna e il tabellone lo inaugurano le rossonere pavesi. Gara che si fa subito intensa, il muro della Pavidea Steeltrade sembra già solido e dietro non si va leggeri. Attacca con determinazione il team di Mattioli che tenta la fuga su un attacco fuori misura di Caterina Errichiello, ma Francesca Bettale caccia oltre la riga il servizio e il punteggio resta in equilibrio (5-4). La posta in gioco è altissima e nessuno ci sta a perdere. Riprova a staccarsi la Ambrovit e questa volta il gioco riesce, perchè Silvia Pedemonte manda sotto il nastro la battuta e la forbice si allarga (8-5). E’ il momento migliore per le pavesi che spingono sfruttando la serata di grazia di Lucia Cagnoni e Sara Caroli che va a firmare un attacco preciso e potente (14-7). La reazione delle fiorenzuolane è piena di buone intenzioni, ma troppo sterile e si esaurisce su una colossale murata di Noemi Barbarini su un velenoso attacco di Silvia Freni (16-13). L’Ambrovit ha il serbatoio pieno fino all’orlo e replica subito favorita da un attacco fuori misura di Caterina Errichiello che vale il 20-14. Giulia Sotera trova sprazzi di gloria e tiene botta, ma il set è sotto il controllo delle padrone i casa che tengono le distanze fino a chiudere il conto con una diagonale della solita Lucia Cagnoni (25-20). Errichiello sfrutta il mini intervallo per dare consigli, le ragazze recepiscono e cominciano il secondo periodo ad alta velocità (0-2). Gara ricca di scambi spettacolari, la palla viaggia a velocità siderali, il pubblico applaude e si diverte. Tiene bene la Pavidea Steelrade che scatta improvvisamente con un muro da dieci e lode di Noemi Barbarini, Giulia Sotera replica e le biancorosse marcano il 6-9. Le padrone di casa sembrano vacillare, ma è soltanto una illusione, perchè tre assalti, un paio di errori biancorossi e tutto torna all’origine (10-10). Gara che fila via senza soluzione di continuità, la coppia arbitrale dimostra poco affiatamento e il punteggio decolla: Alice Morelli si prende la scena al posto di Valentina Guccione e mette il muro del 16-16, Valentina Cozzi ha la mano pesante, Caterina Errichiello no e l’Ambrovit va al break (19-16). Time out per la panchina della Pavidea Steeltrade che ritorna in scia ccon Errichiello ed una ace di Veronica Vignola, ma è ancora l’Ambrovit a dire l’ultima parola con una diagonale di Sara Caroli che va in replica per il 23-18 che un lob di Francesca Bottale trasforma nel set ball. Silvia Pedemonte tenta di allungare il brodo, ma un errore sotto rete consegna il set alle padrone di casa (25-21). E’ la sera di Halloween e nel terzo set compiaiono le streghe. Se ne accorge la Pavidea Steeltrade che parte malissimo: Cozzi, Cagnoni, Caroli è il trio delle meraviglie che marca un clamoroso 8-1. Prova a tirare fuori l’orgoglio il team di Errichiello che accorcia su una battuta in rete di Sofia D’Alessandro, ma bastano una ace di Pagnin ed una diagonale di Francesca Bottale a riportare il punteggio dalla parte rossonera (17-8). La gara è ormai segnata ed allora Giovanni Errichiello dà spazio a Margherita Rocca e Asja Scalera che rilevano Veronica Vignola e Silvia Pedemonte. Cambio anche per Stefano Mattioli; dentro Nadia Mawed, fuori Barbara Pagnin. Asja Scalera non ha fortuna su un attacco, Alice Morelli litiga con la battuta, Caterina Errichiello tira una cannonata, Giulia Sotera fa il quattordicesimo puntoo e qua finisce la Pavidea Steeltrade. Cozzi mette a terra il pallone del match che Sara Caroli archivia (25-14). Un’ora e venticinque minuti. 3-0 senza appello. Fiorenzuolane al tappeto, pavesi in orbita terrestre. Saluti di rito, pochi sorrisi, i complimenti a chi se li è meritati. Qualche commento, uno sguardo al derby di Torino e poi tutti in pizzeria. In tempo per gustarsi il gol di Medel. Interisti unitevi. Cin, cin. Consoliamoci. La Pavidea Steeltrade ha perso il primato, l’Inter se l’è ripreso. Il sabato sera non è stato poi così da buttare. Prosit. FRANCO BONATTI