2015-2016

NORMAC AVB GENOVA-PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA 3-2

NORMAC AVB GENOVA-PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA 3-2 (25-22. 18-25, 20-25, 25-19, 16-14) NORMAC AVB GENOVA: Agosto 12, Amati, Bernardelli, Bilamour 28, Bortolotti 3, Bulla (L2), Gazzano 1, Mangiapane 14, Montanaro 5, Mwehu 6, Truffa 8, Turci, Villa, Botto (L1). All. Enrico Salvi. II° all. Patrick Graziano. PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA: Morelli, Hodzic, Vignola, Guccione 14, Rocca, Barbarini 11, Picco 1, Sotera 12, Errichiello 25, Scalera 1, Pedemonte 8, Testa (L), Riboni (L2). All. Giovanni Errichiello. Aiuto all. Max Dioni, Davide Conti. ARBITRI: Matteo Modena di Alessandria e Alberto Frison di Vercelli. NOTE: osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’attentato terroristico di Parigi. GENOVA-La maledizione del tie break. La trasferta genovese ha portato nelle tasche della Pavidea Steeltrade soltanto un punto e tanti rimpianti. Le ragazze di Giovanni Errichiello non sono riuscite a dare il colpo decisivo alla gara e sono rimaste preda della maggiore determinazione di una Normac, che ha saputo volgere a suo favore una partita dopo essere state sull’orlo del kappao. Una battuta d’arresto che ricaccia le biancorosse al quinto posto di una classifica che continua ad accorciarsi, confermando quanto il girone sia difficile, equilibrato e pieno di trappole. E così, il quinto set rimane per la terza volta un tabù per Guccione e compagne, a dimostrazione di quanto le biancorosse siano in difficoltà quando si tratta di gestire un risultato. La Pavidea Steeltrade si è trovata in vantaggio 8-2 nel quarto set, subendo il ritorno delle padrone di casa e nel tie-break ha avuto addirittura la opportunità di chiudere il conto quando Noemi Barbarini si è procurata il match ball andando a murare Francesca Montinaro, ma è rimasta preda di paure e timori, concedendo alla Normac il lasciapassare per la vittoria. Una sconfitta che ricorda molto quella subita a Forlì la scorsa stagione, lasciando strascichi di amarezza. Genova accoglie le biancorosse di Giovanni Errichiello con una temperatura primaverile e un cielo limpido. Il “Palamaragliano” si trova nella zona est, nel quartiere Prato. Struttura ampia, piuttosto elegante e dotata di una tribuna sopraelevata a sei gradini. L’illuminazione non è delle migliori e nella fila più in alto ci sono zone di ombra. Il pubblico di fede genovese affluisce in buon numero nella parte destra della tribuna, dandole un discreto colpo d’occhio. I tifosi delle biancorosse fiorenzuolane, accorsi in buon numero nel capoluogo ligure, sono pronti a farsi sentire per spingere Guccione e compagne verso la impresa. Padrone di casa in maglia bianca con banda orizzontale blu che vanno ad occupare la metà campo alla destra della tribuna e si schierano con Montinaro, Agosto, Mangiapane, Mwehu, Bortolotti e Bernardelli; la Pavidea Steeltrade va a sinistra nella consueta maglia bianca con inserti rossi presentandosi con Vignola, Errichiello, Sotera, Guccione, Pedemonte e Alessia Testa, mente Noemi Barbarini è pronta in panchina. Un po’ di musica rock d’annata con la voce di Stewie Wonder, un minuto di silenzio in omaggio alle vittime dell’attacco terroristico di Parigi, una occhiata agli orologi e via. Le ostilità le apre Giulia Sotera che manda lungo e la Normac rompe il ghiaccio. Incontro che promette incertezza e scintille: squadre che si assomigliano a allenatori attenti a non sbagliare le mosse. Punteggio che non lievita per merito delle fiorenzuolane che restano alla ruota avversaria con Pedemonte ed Errichiello. Il break, però, arriva improvviso: Bilamour va al raddoppio e Caterina Errichiello va in rete per un 7-4 che Giulia Sotera tenta di colmare con una bella diagonale, ma la Normac alza il ritmo e fila via decisa sotto la spinta in regia di Francesca Montinaro e le qualità di Giulia Bilamour che mette a terra il pallone del 9-5. Scambi di ottima fattura e palloni che viaggiano ad alta velocità: ricezione e muro della Pavidea Steeltrade tengono abbastanza bene, ma le padrone di casa non si fanno intimorire e tengono i nervi saldi. Veronica Vignola non ha una battuta felice e le biancorosse scivolano a sei punti (12-6) ed allora Giovanni Errichiello dà un po’ di respiro a Valentina Guccione e manda nella mischia Alice Morelli. Il pubblico rende il “Palamaragliano” simile ad una bolgia dantesca, le genovesi ringraziano e danno un altro colpo di pedale con un pallonetto di Daria Agosto che va a marcare il 15-8. Lo spazio di Alice Morelli finisce e torna in campo Valentina Guccione da Mazara del Vallo, Silvia Pedemonte mette a terra, Noemi Barbarini non ha fortuna su un attacco di Daria Agosto e la Normac decolla come fosse un jet (18-9). Giovanni Errichiello rigioca a distanza di sette giorni la carta Margherita Rocca e richiama in panchina Varonica Vignola. La gara cambia volto, perchè la Pavidea Steeltrade diventa più ordinata e meno prevedibile: Chiara Bortolotti manda fuori una diagonale, Silvia Pedemonte mette la ace, Sotera la imita e le fiorenzuolane si avvicinano (23-20). Cambia qualcosa anche Enrico Salvi: semaforo verde per Alessandra Turci, rosso per Giulia Bilamour. Daria Agosto si va a prendere gli applausi per il set ball, Valentina Guccione fa ace e schiacciata per il 24-22 che Salvi tramuta in un time out. Set in dirittura d’arrivo e il traguardo lo va a tagliare Francesca Mangiapane con una botta che non lascia scampo ad Alessia Testa (25-22). Si riparte e si ha la sensazione che si assisterà ad un concerto diverso. Parte a razzo la Pavidea Steeltrade che accelera lasciando di stucco le biancoblu che devono subire la determinazione di Guccione ed Errichiello per il 6-10. Giulia Sotera mura di fino Emanuela Gazzano, Margherita Rocca dà spinta e ordine, la gara si scalda, la coppia arbitrale va in tilt e in tribuna vola qualche parola di troppo. La Pavidea Steeltrade va in orbita con Noemi Barbarini ed una battuta lunga di Emanuela Gazzano, Asja Scalera prende il posto di Giulia Sotera mentre Guccione firma il set ball scaricando l’urlo liberatorio (15-24). Salvi cambia gli opposti: fuori Agosto, dentro Truffa, capitan Mangiapane va al raddoppio, ma l’acuto è di Caterina Errichiello che pareggia (18-25). Partita intensa che ha un’altra accelerata quando la Pavidea Steeltrade trova con Caterina Errichiello il 6-9. Fermento sulla panchina della Normac, perchè Enrico Salvi dà consigli che in campo non sono tradotti in pratica ed allora è ancora Pavidea: Sotera, Errichiello, attacco in rete di Agosto e muro di Silvia Pedemonte su Giulia Bilamour. I conti sono facili da fare: Normac 10, Pavidea Steeltrade 18. Cala il silenzio sul “Palamaragliano”: le fiorenzuolane giocano in scioltezza e non hanno freni. Giovanni Errichiello chiama Silvia Pedemonte e manda in campo Elisa Picco che fa subito ace per il 11-22. Prova l’improbabile recupero la Normac, ma Silvia Truffa si fa cogliere in invasione e consegna il set ball alle fiorenzuolane che vanno a chiudere con capitan Guccione (20.25). Male che vada, la trasferta in Liguria porterà un punto. Ma la Pavidea Steeltrade vuole l’en plein. Lo dimostra nel quarto set quando Valentina Guccione va a prendersi gloria e punto con la murata su Marlene Mwehu (0-4). Si scuote la Normac, ma il muro Guccione-Barbarini tiene botta e così, quando Caterina Errichiello trova l’angolo per il 2-8, in casa fiorenzuolana scappa qualche sorriso. Il time tecnico, però, cambia lo spartito. Reagisce come una tarantola la formazione genovese che piazza un clamoroso 9-2 e ribalta i giochi. Adesso in casa Pavidea non si sorride più, perchè è la Normac a dettare legge: Bilamour spunta da ogni angolo, Valentina Guccione si nasconde e Silvia Truffa va nello score (16-11). Reazione biancorossa con Caterina Errichiello che fa poker e stringe il gap (18-15). Fasi concitate: la Pavidea Steeltrade non vuole finire al tie break e tenta il recupero: Valentina Guccione e Caterina Errichiello suonano la carica, Asja Scalera mette la ace, ma il quinto set si materializza quando Giulia Sotera va a litigare con la battuta (25-19). Set corto: una lotteria. Pronti via e Noemi Barbarini va al sorpasso con una precisa murata su Francesca Mangiapane (5-6). La gara diventa una corsa all’ultima energia. Chi più ne ha, più ne metta: Silvia Pedemonte ha trentasei anni, ma il serbatoio pieno e va al break (5-7). La Normac è all’angolo, ma ancora lucida e determinata, la Pavidea Steeltrade non trova il colpo del kappaò e le padrone di casa si rimettono in piedi. Giulia Bilamour va al pareggio, Silvia Truffa al sorpasso, Caterina Errichiello all’anullo (11-11). La palla scotta, Giovanni Errichiello chiama il time per l’ultimo sprint: Silvia Pedemonte va a cercare il difficile dove non c’è, Noemi Barbarini rimedia e va a procurarsi anche un clamoroso match ball con un muro pieno di rabbia su Francesca Montinaro (13-14). Caterina Errichiello esulta, Pavidea Steeltrade ad un passo dal traguardo. Palla sulle mani di Francesca Montinaro che si fa perdonare e trova un colpo da biliardo che vale il pareggio. Si va ai vantaggi: la Pavidea Steeltrade va in tilt, le idee si annebbiano, i riflessi anche: un pasticcio ed una murata di Chiara Bortolotti su Noemi Barbarini fanno saltare di gioia la panchina genovese (16-14). Stop. Maledetto tie.break. Pavidea Steeltrade che raccoglie briciole, Normac raccoglie oro. Sono passate due ore e mezza. C’è tempo soltanto per i saluti di rito, qualche commento, un panino veloce e poi si risale sul pullman Con molti rimpianti e con un punto che serve a poco. Quinto posto in classifica a due lunghezze dai play offs. Un’occasione gettata al vento. Da mordersi mani, dita e unghie. Maledetto tie break. FRANCO BONATTI