MARA ARPINI
Per Martina Riboni, classe 99, prodotto del vivaio Ardavolley doveva essere l’anno della consacrazione ma causa problemi fisici i medici hanno ritenuto di tenerla ferma fino a giugno per cercare di recuperarla al meglio per la prossima stagione. La Pavidea Ardavolley si è attivata per sostituirla e alla corte di Marini è arrivata Mara Arpini, nata nel 1998, libero tascabile tutta grinta che va a rimpinguare il già alto numero di cremonesi in rosa. – Mara raccontaci qualcosa di te – – Gioco a pallavolo da quando avevo 7 anni, grazie alla passione trasmessa da mia sorella maggiore, a Crema, poi ho giocato ad Izano, Castelleone e Offanengo. Quest’anno ero a Ripalta ma quando mi è arrivata la chiamata da Fiorenzuola non ho esitato neppure un secondo. – Coach Marini pretende tanto e non nasconde le proprie ambizioni. Come ti trovi dopo queste prime settimane di lavoro? – Io sono una ragazza che pretende tanto da se stessa e che vuole sempre migliorare, quindi un allenatore come lui che fa lavorare tanto non può che piacermi. Poi sono già stata una sua giocatrice e apprezzo il suo modo di allenare, intenso e senza soste. – Sei arrivata in un gruppo molto giovane, ma tosto. Come ti hanno accolto le ragazze? – Le ragazze mi hanno accolto come fossi stata con loro dall’inizio. E’ un gruppo splendido e alcune di loro (Marika Coti Zelati, Marina Cattaneo, Elisa Premoli ndr) le conoscevo già, quindi è stato tutto più facile ed immediato. – Cosa ti aspetti da questo girone di ritorno? Personalmente e come squadra. – E’ un Campionato davvero strano. Ci sono 8 squadre in un fazzoletto di punti, bastano due vittorie consecutive per ritrovarti terza o due sconfitte per essere ottave. Questa squadra ha doti importanti, possiamo migliorare ancora tanto e provare a levarci qualche soddisfazione. Personalmente voglio allenarmi a mille, mettere tutta me stessa in questa avventura e provare a “mettere in difficoltà” Marini nelle scelte. – Il tuo sogno nel cassetto. – Fare di ciò che amo il mio lavoro.