2015-2016

PAVIDEA STEELTRADE-ARREDO FRIGO MAKHYMO ACQUI TERME 2-3

PAVIDEA STEELTRADE-ARREDO FRIGO MAKHYMO ACQUI TERME 2-3 (25-21, 26-28, 18-25, 25-16, 8-15) PAVIDEA STEELTRADE: Hodzic, Vignola 2, Rocca 2, Guccione 5, Barbarini 16, Errichiello 21, Sotera 10, Pedemonte 2, Picco, Testa (L), Riboni (L2), Scalera 3. All. Giovanni Errichiello. Aiuto all. Max Dioni, Massimo Conti. ARREDO FRIGO MAKHYMO ACQUI TERME: Garbarino, Debilio, Grotteria 18, Zamagni, Mirabelli A. 12, Ivaldi 2, Mirabelli F.13, Gatti 22, Montedoro, Masina (L), Cafagno, Boido 6, Cattozzo 1. All. Ivano Marenco. II° all. Roberto Garrone. ARBITRI: Patrizio Pastore e Maristella Tiziani di Varese. NOTE: Nel secondo set cartellino giallo a Giorgia Masina, cartellino rosso a Ivano Marenco, cartellino giallo e rosso con espulsione a Ivano Marenco, cartellino rosso a Alessia Testa, cartellino giallo a Giovanni Errichiello. FIORENZUOLA D’ARDA (PC)-Pavidea Steeltrade da trenta e lode. Chiamate a riscattare la sconfitta subita sette giorni fa a Genova, le biancorosse di Giovanni Errichiello hanno rialzato la testa contro la capolista indiscussa del girone A, quell’Arredo Frigo Makhymo di Acqui Terme capace di realizzare trentadue punti su trentatre, perdendo soltanto tre set. Una corazzata arrivata al “Palamagni” decisa a dimostrare di non essere in testa alla classifica per caso, ma che ha dovuto fare i conti con un sestetto fiorenzuolano che ha sfoderato una prestazione maiuscola, finendo tra gli applausi. Incontro di alta classifica che avrebbe meritato un arbitraggio diverso: la coppia di direttori di gara ha sbagliato parecchie valutazioni, perdendo il controllo del secondo set e finendo per fischiare a sproposito, distribuendo cartellini gialli e rossi, fino a scontentare tutti e, alla fine dei conti, pesando enormemente sul risultato. Il punto strappato con i denti, ha consentito alla Pavidea Steeltrade di conservare il terzo posto, respingendo l’assalto della Normac Genova che ha liquidato senza mezze misure la Logistica Biellese. Arredo Frigo Makhymo in fuga solitaria, Ambrovit 2001 Garlasco all’inseguimento, Pavidea Steeltrade che tiene il passo. Gerarchia dei valori invariata e tutto ancora da decidere. L’attesa per il big match della giornata è grande ed il pubblico risponde “presente”, Palamagni con ottimo colpo d’occhio e in abito da sera. Supportes alessandrini in buon numero, tifosi di fede fiorenzuolana pronti a spingere le biancorosse verso un risultato di prestigio. C’è anche Alice Morelli, che verrà operata al legamento crociato del ginocchio destro, e ci sono anche un paio di rappresentanti dei “Pink Wolf” che consegnano un omaggio a tutte le giocatrici e indossano sciarpe a tema come portafortuna. Giovanni Errichiello aspetta ancora il recupero completo di Alyssa Hodzic, ma ritrova Silvia Pedemonte e Veronica Vignola; mentre in campo opposto Ivano Marenco manda a referto Chiara Debilio nel ruolo di banda, rinunciando così al libero di scorta. Pavidea Steeltrade in maglia bianca con inserti rossi che si posiziona a destra della tribuna presentandosi in campo con Rocca in regia, Testa libero, Sotera e Pedemonte sulle bande, Errichiello opposto, Guccione in mezzo, con Noemi Barbarini in attesa. Capolista che risponde in maglia bianca ad inserti rossoneri con Masina libero, Francesca Mirabelli al centro, capitan Gatti e Annalisa Mirabelli sulle fasce, Ivaldi in regia, Grotteria opposto, mandando in stand by Elisa Boito. Sorteggio pro fiorenzuolane e prima palla giocata da Margherita Rocca. Si capisce subito che sarà una gara incerta e avvincente tra due formazioni attrezzate ed ambiziose. Comincia a spingere subito il team piemontese che si procura un break con una diagonale di Erica Grotteria, ma la risposta della Pavidea Steeltrade non si fa attendere troppo, perchè Giulia Sotera mette un pallonetto che vale il contro sorpasso (8-6).Insistono le padrone di casa, spinte dal pubblico, Noemi Barbarini mette la ace, Giuly Sotera va murare Francesca Mirabelli e fa 10-6. Arredo Frigo che copre bene sotto rete e dietro, la gara ritorna in equilibrio fino a quando Grotteria gioca con la diagonale e va al break (12-13). Intensità alle stelle, squadre che cercano di trovare i punti deboli, ritmo che si alza. Silvia Pedemonte stringe i denti, nonostante i problemi di schiena e mette la ace, Giulia Sotera e Noemi Barbarini trovano lo spazio giusto e le biancorosse scappano (18-16). Prova a riordinare le idee la panchina alessandrina, ma la capolista è in difficoltà, sorpresa dalla vitalità di Guccione e compagne. Francesca Mirabelli manda troppo lungo, Valentina Guccione è più precisa, Caterina Errichiello ha la mano potente e la Pavidea Steeltrade va a guadagnarsi il set ball. Erica Grotteria prova a rimettere tutto in gioco, ma trova sulla sua strada Benedetta Gatti che cicca il servizio e manda in archivio il primo set (25-21). Si riparte con molta curiosità: fiorenzuolane vive e vegete, alessandrine un po’ impacciate. Gara in grande equilibrio, Giulia Sotera fallisce l’assalto, Barbarini piazza la ace, Annalisa Mirabelli il break (6-8). Sembra potere assestare la botta decisiva l’Arredo Frigo quando Francesca Mirabelli trova l’angolo, ma un paio di incertezze sotto rete della capolista rimettono in scia le biancorosse. Nuovo scossone delle piemontesi che riscattano avanti Erica Grotteria, nuovo recupero fiorenzuolano grazie a Valentina Guccione e ad un attacco lungo di Francesca Mirabelli (21-21). Il set entra nelle fasi decisive, gli arbitri vanno in confusione, in campo vola qualche parola di troppo. Morale della favola: cartellino giallo a Giorgia Masina, rosso ad un nervoso Ivano Marenco che si becca anche la espulsione temporanea e la Pavidea Steeltrade si ritrova sul 25-24 con il servizio a disposizione. Animi sempre più surriscaldati, svista arbitrale che vede un tocco, Giovanni Errichiello si prende il cartellino giallo per aver superato dopo alcuni richiami la linea di limitazione campo, Caterina Errichiello fa set ball, l’opposto parmigiano si fa prendere dalla frenesia e annulla tutto, l’arbitro sente qualcosa che nemmeno un pipistrello potrebbe sentire e sventola davanti agli occhi di una estrerrefatta Alessia Testa un cartellino rosso. Questa volta il set ball è per l’Arredo Frigo Makhymo che ringrazia e manda a riscuotere alla cassa Erica Grotteria (26-28). In tribuna il commissario di campo prende appunti, coppia arbitrale fuori fase e pubblico che rumoreggia. Pavidea Steeltrade dal possibile 2-0 all’1-1. Da mordersi le dita. Terzo set e la Pavidea Steeltrade scatta avanti con Noemi Barbarini, Caterina Errichiello costringe all’errore Linda Ivaldi, poi è ancora Arredo Frigo che scatta decisa su un attacco troppo largo di Valentina Guccione (11-15). Cambia Errichiello che consegna la regia a Veronica Vignola e la banda ad Asja Scalera. Silvia Pedemonte va in panchina tra gli applausi, mentre la capolista ingrana la marcia alta e lascia le biancorosse a sette lunghezze prendendosi anche il set ball (17-24). Vignola allunga il brodo con una ace, ma Alessia Testa non arriva su una fucilata di Francesca Mirabelli e le piemontesi chiudono il set (18-25). Una mazzata che ucciderebbe anche un toro, ma la Pavidea Steeltrade vuole regalarsi una serata di gloria e rinserra le fila diventando più sicura e cinica. Il risultato è devastante, perchè l’Acqui Terme cede sotto i colpi di Caterina Errichiello, Valentina Guccione e Giulia Sotera che firmano un clamoroso e devastante 18-10. Arredo Frigo Makhymo, dove sei? Prova a dare una risposta esauriente Ivano Marenco, ma le biancorosse volano sempre più in alto e vedono avvicinarsi un insperato tie break che si materializza quando Giulia Sotera da Catania lascia sul pallone la traccia di spalla, braccio e mano (25-16). Lotteria. Chi sbaglia meno, vince. Ormai è una gara di nervi. L’Arredo Frigo Makhymo parte deciso, la Pavidea Steeltrade paga in moneta sonante le energie spese nel quarto set e va kappao. Elisa Picco prende il posto di Asja Scalera, Elisa Boido quello di Francesca Mirabelli e le alessandrine staccano il pass del 2-8. Prova a rientrare in gara il team di Giovanni Errichiello, ma le idee non sono più lucide e i riflessi si appannano inesorabilmente. Caterina Errichiello caccia sotto il nastro la battuta, Erica Grotteria è devastante e va a raccogliere applausi quando mette giù la acee del game over (8-15). La Pavidea Steeltrade raccoglie un punto e parecchi rimpianti, l’Arredo Frigo Makhymo perde due set e vede le streghe. Applausi per tutti. Linda sorride, Luna abbaia, Fiona dorme. Beata lei. Arbitri a rapporto per tre quarti d’ora con il commissario. Brividi lungo la schiena. Chissà. Il dopo partita è un classico: pizzeria dello stradone. Valentina, il capitano coraggioso, consiglia una variante: pizza al carbone. Un successo. Provare per credere. FRANCO BONATTI