2015-2016

MARGHERITA ROCCA

Un po’ di paura l’ha avuta. Ma è passata subito. Merito della Pavidea Steeltrade. Margherita Rocca l’ha messa. Ha fatto bingo. Giocherà a Fiorenzuola. Scende di un gradino. Ma sul parquet del “Palamagni” porterà tutto quello che ha imparato in A/2 con la maglia della Bakery. Che è molto.Talento, carattere, motivazioni. “Meg” sa metterle assieme e farne un cocktail da bere tutto di un fiato. Garantisce Andrea Pistola. Si va sul sicuro. Assieme a Veronica Vignola sarà il motore, l’anima, la mente. Ed anche il cuore. L’attende una stagione importante. Margherita ha lo spirito giusto per viverla da protagonista. Non vuole fallire. Il suo futuro passa da qui. “Devo dire la verità-afferma “Meg”-la A/2 mi aveva aperto parecchie possibilità. Le offerte erano parecchie, ma alla fine ho scelto Fiorenzuola perchè mi permetteva di conciliare palestra e studi universitari nel modo migliore. Sono contenta così”. -Come sei arrivata alla pallavolo?- “Ho praticato diverse discipline sportive. Tutte mettendoci passione e impegno. La pallavolo, a conti fatti, è stata quella che mi ha convinto di più ed allora ho deciso di continuare su questa strada”. -Quando hai saputo che la Bakery non avrebbe proseguito l’attività agonistica, cosa ti è passato per la mente?- “Indubbiamente mi è dispiaciuto. Ma ero già consapevole che Piacenza non sarebbe stato il mio futuro sportivo. Quindi mi ero già messa in testa di cercare alternative”. -Un tuo amico mi ha detto: “Sono contento che Margherita abbia trovato una squadra”. Tu hai avuto paura di restare fuori dal giro?- “Ho rischiato di mettermi fuori gioco da sola. Purtroppo in Italia diventa difficile conciliare studio e sport. E poi va anche riconosciuto che alcune facoltà finiscono per complicarti la vita. Per fortuna ho risolto tutto. Un sospiro di sollievo, alla fine, l’ho tirato”. -Come è la A/2 vista dalla panchina?- “Molto conveniente. Si guardano tutte le partite senza pagare il biglietto! Scherzi a parte, passare dalla serie C alla massinma categoria è stata una scelta mia. Sapevo che non avrei avuto troppo spazio. E’ stata una decisione coraggiosa: accettare di non giocare praticamente mai è difficile, ma non ho alcun rimorso. Credo sia stata una scelta giusta”. -Quando Pistola ti ha concesso un po’ di spazio in campo, ti sei emozionata?- “Direi abbastanza. La A/2 è un palcoscenico prestigioso che fa gola a tutti. L’importante, però, è superare quell’attimo senza perdere la necessaria lucidità. Io, per fortuna, ci sono riuscita”. -Da questa esperienza cosa hai imparato?- “Parecchio. Sono situazioni che riescono a farti cambiare modo di pensare e di vivere. Io ho raccolto tutto quello che mi ha insegnato e l’ho messo da parte. Speriamo serva a qualcosa”. -Fiorenzuola è la tua prioma esperienza fuori da Piacenza. Cosa ti aspetti?- “Va bè. Lascio Piacenza, ma in fin dei conti mi sono spostata di pochi chilometri. Mi sento ancora in città”. -L’impatto con la nuova realtà come è andato?- “Per adesso molto bene. Ambiente tranquillo, compagne di squadra simpatiche, allenatore tosto. Credo sarà una stagione importante per tutti”. -Nel tempo libero cosa ti piace fare?- “Tempo libero ne ho veramente poco. Quelli scampoli che riesco a trovare, li trascorro cercando di vedere posti nuovi, leggendo libri e, d’estate, facendo il classico bagno in Trebbia. Sono molto tradizionale in questo senso”. -Vivi a Bobbio, perla della val Trebbia. Un po’ come dire: le vacanze le passo qua-. “Ah. Magnifica. Insuperabile. Un paradiso. Credo che tutti dovremmo abituarci ad ammirare questi luoghi che abbiamo così vicino”. -Fra poco compirai vent’anni. Hai già deciso cosa fare da grande?- “Aspetto il 15 ottobre. Poi deciderò”. FRANCO BONATTI