2014-2015

PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA-ARBOR INTERCLAYS REGGIO EMILIA 3-2

PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA-ARBOR INTERCLAYS REGGIO EMILIA 3-2 (25-18, 20-25, 25-13, 12-25, 19-17).
PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA: Donida 15, Crotti 1, Boniotti 11, Amasanti 21, Errichiello, Ciarlini 1, Fanelli, Musiari (L), Guccione 13, Allegretti 12, Vignola. All. Davide Zanichelli. II° all. Corrado Longhi (in panchina Giovanni Errichiello).
ARBOR INTERCLAYS REGGIO EMILIA: Cocconi, Nasi 12, Melli, Bellei 3, Lanza 10, Masoni, Cigarini (L), Burani, Ronzoni 13, Bonacini 8, Bonetti 10, Taddei. All. Nicola Piccinini. II° all. Paolo Rabitti.
ARBITRI: Barbrara Manzoni di Lecco e Giovanna Caporotundo di Monza.
NOTE: ammonita nel secondo set Valentina Guccione per proteste.
FIORENZUOLA D’ARDA (PC)-Una canzone di Roberto Vecchioni si intitola “Il capolavoro”. Ma non bisogna andare a scomodare il professore di Carate Brianza, perché il capolavoro lo ha compiuto la Pavidea Steeltrade, superando al tie break l’Arbor Interclays di Reggio Emilia quando ormai nessuno ci credeva più. Una gara intensa, palpitante, vietata a cardiopatici ed ipertesi. Due ore e passa di emozioni che alla fine hanno premiato le ragazze di Zanichelli e condannato le reggiane ad una sconfitta incredibile ad un punto dal trionfo. La legge del “Palamagni” continua a resistere, ma questa volta è stata sul punto di crollare, perché Ciarlini e compagne hanno voluto complicarsi ancora una volta la vita, giocando per un paio di set senza la necessaria concentrazione. Alibi ce ne erano parecchi, ma la Pavidea Steeltrade si è presa troppi rischi inutili.
I due punti portati a casa dalle biancoblu, associati alle sconfitte di Sanda Brugherio, Imola e Offanengo, accorciano di molto le distanze nei quartieri nobili della graduatoria ed ora le fiorenzuolane hanno agganciato il Sanda al terzo posto. Una situazione decisamente fluida ed incerta che arriva nel momento decisivo della stagione, quando all’orizzonte si presentano gli scontri diretti che emetteranno i verdetti.
Pavidea Steeltrade e Arbor Interclays alle prese con problemi di formazione: in casa biancoblu Zanichelli deve rinunciare a Caterina Errichiello e Lisa Ambrosini e porta in panchina Ilaria Fanelli ancora a mezzo servizio; al di là della rete, le reggiane rinunciano al “libero” titolare Marica Masoni e lo sostituiscono con Giulia Cigarini, perdendo potenza sotto rete. Corrado Longhi dà forfait ed allora il vice allenatore lo va a fare Giovanni Errichiello. Pubblico sempre attento e partecipe, coppia arbitrale al femminile, squadre decise a vendere cara la pelle dell’orso. Valentina Cocconi e Giada Ciarlini vanno al sorteggio: fiorenzuolane a destra in maglia bianca con inserti blu notte che si schierano con Donida, Boniotti, Amasanti, Ciarlini, Guccione Allegretti e Musiari (L); Piccinini e Rabitti rispondono con Nasi, Ronzoni, Cocconi, Bonacini, Lanza e Bonetti, un sestetto collaudato che già nella gara di andata seppe esprimersi al meglio. Le ostilità le comincia Giada Ciarlini che mette in difficoltà Alice Lanza e mette in casella il primo punto. E’ una gara che promette scintille, perché le “nere” reggiane hanno bisogno di punti per togliersi dalla zona pericolosa del fondo classifica e non sono disposte a cedere le armi in fretta. La Pavidea Steeltrade prova ad innestare subito la marcia alta, Giada Ciarlini detta i ritmi e un attacco troppo lungo di Alice Lanza porta il primo break alle padrone di casa (6-3). Reazione decisa delle reggiane sotto la spinta di Valentina Nasi che va a murare di forza Lorena Amasanti firmando il pareggio (6-6). La assenza di Caterina Errichiello pesa come un macigno e sotto il nastro si balbetta ed allora via libera alla Arbor Interclays che controsorpassa andando al time tecnico sul 6-8. In campo c’è Debora Allegretti che si fa vedere subito andando a respingere una bordata di Chiara Ronzoni, Boniotti pareggia ed Amasanti ci mette lo zampino con un potente fendente che va a piegare le mani a Ronzoni. Prova a scappare via il team di Zanichelli che segue con lo sguardo ogni pallone e Lorena Amasanti trova la diagonale giusta per il break largo (15-11). Michela Musiari è in crescendo di condizione e toppa i buchi, l’Arbor ci mette del suo e perde il controllo del set scivolando a quattro punti su una murata di Debora Allegretti (20-16). Time out reggiano, gara veloce, Anna Boniotti dimostra che la scelta di Zanichelli è azzeccata e mette a terra il punto numero 22 ed allora la panchina Arbor prova un paio di cambi: fuori Bellei e Melli, dentro Cocconi e Lanza. Risultati concreti, perché le “nere” si avvicinano ed allora il time lo va a chiamare Davide Zanichelli. Fase finale in mano alle fiorenzuolane: Allegretti timbra, Donida chiama il set ball e Alllegretti va di replay tirando la riga (25-18).
Il tempo di mandare giù due sorsi d’acqua ristoratori e si riparte. Reggiane che cambiano marcia di colpo con un ace di Chiara Ronzoni, alla quale risponde Valentina Guccione che riporta in scia le padrone di casa. Ma l’Arbor Interclays non è più quello del primo set e ci mette cuore, potenza e volontà staccandosi su un “lungo” di Anna Boniotti (5-9). Fermento sulla panchina biancoblu: Zanichelli ha pochi cambi, ma deve fare rifiatare qualche ragazza ed allora spazio a Maria Chiara Crotti da Correggio che manda a sedersi Anna Boniotti. Ciarlini si fa pescare in un doppio che fa da aperitivo alla risalita fiorenzuolana: Allegretti, errore di Ronzoni, invasione di Lanza, Guccione, ace del “core dee Roma” e la forbice è quasi chiusa (9-10). Il pubblico si fa sentire, in campo sale l’adrenalina e l’Arbor Interclays si allontana con una murata di Martina Bonacini su Valentina Guccione (9-13). Il centrale di Mazara del Vallo si fa scappare qualcosa e si prende il “giallo”. La coppia arbitrale perde qualche colpo e va un po’ in confusione. Reggiane più presenti, fiorenzuolane in riserva. Elena Donida trova la rete e arriva il cambio: regia a Veronica Vignola, panchina a Giada Ciarlini. Padrone di casa a sette lunghezze, spazio a Maria Chiara Crotti, ma ormai il set parla decisamente reggiano. Ramona Bonetti si prende il merito del set ball e Chiara Ronzoni va a fare bingo (20-25).
Uno a uno e palla al centro. Partenza a razzo della Pavidea Steeltrade con un lob di Lorena Amasanti ed un muro di Allegretti su un attacco di Alice Lanza per l’8-4. Le reggiane sembrano stordite e vanno in cantina su un attacco di Annna Boniotti che suggerisce a Piccinini il time out. Fila via il team di Zanichelli, il divario tecnico c’è e si vede, Boniotti ha un conto aperto con Bonacini e il gap sale a dieci (14-4). Gioca in scioltezza la Pavidea Steeltrade, Debora Allegretti ci prende gusto e piazza l’uno-due ammazza toro (17-5). Cambia Zanichelli che cava fuori dal cilindro la staffetta Crotti-Boniotti. Il jolly di Correggio ha la mano passerina e mette giù la ace, Guccione pesca la diagonale, Ronzoni pesca un granchio, Amasanti fa set ball, Mellli sbaglia la battuta e il gioco è fatto (25-13). Set senza storia, pubblico che si fa la bocca dolce e pregusta un terno d’autore. Ma fa i conti senza l’oste, perché le reggiane si ritrovano compatte e decise. Le voici, le voilà, e le parti si invertono clamorosamente: Donida manda in rete, Vignola manda in doppio, Amasanti cicca. Sagra degli errori e il tabellone non ha pietà: home 5, visitors 16. Incredibile, ma vero. Prova a vederci un po’ più chiaro Elena Donida, ma in tribuna non
c’è il cane Giulio portafortuna e allora come non detto: 8-18. Pubblico reggiano al dodicesimo cielo, pubblico fiorenzuolano sotto terra. L’Arbor Interclays vede dietro l’angolo il tie break e dà l’accelerata: Donida manda fuori, Bonacini mura Guccione e fa set ball, Alice Lanza completa l’opera (12-25). Ecco il tie break. Il terrore delle fiorenzuolane già beffate a Reggio Emilia e Forlì. Il set corto è come una lotteria e chi pesca il numero giusto si prende il piatto. La Pavidea Steeltrade comincia male, perché le reggiane hanno più ritmo e cominciano a credere in un risultato clamoroso. Amasanti pareggia, ma il colpo di coda è dell’Arbor che vola in alto su un attacco di Valentina Nasi ed un errore di Lorena Amasanti (5-8). Ciarlini ha un colpo di prestigio che serve a poco, perché l’Arbor ha preso il ritmo e insiste. Allegretti manda fuori, Guccione le fa compagnia e regala il match ball al team di Nicola Piccinini (8-14). Sembra finita. Scommettere un centesimo sulla vittoria della Pavidea Steeltrade sarebbe un suicidio. Il pubblico scuote la testa quasi rassegnato ad una altra serata storta. Ma ecco il capolavoro biancoblu. Comincia Lorena Amasanti, prosegue Valentina Guccione, aiutino di Ramona Bonetti, murata di Valentina Guccione, ace di Elena Donida. Clamoroso al “Palamagni”: 14-14. Il palasport sembra una bolgia: Le reggiane provano a rimediare con Alice Lanza, Amasanti dice no. Tocca a Valentina Nasi riprovarci, ma Chiara Ronzoni sbaglia tutto. Anna Boniotti cicca e l’Arbor si prende un altro match ball. Boniotti questa volta trova la botta giusta e annulla tutto (17-17). Tensione a mille, cuore a tremila. Si suda freddo. Elena Donida raccoglie le ultime energie e mette a terra. Questa volta il match ball è biancoblu. La palla scotta, la ricezione reggiana tiene, Cocconi cerca Martina Bonacini che carica il destro e tira la botta della disperazione. Palla oltre la riga. Game over (19-17). Fiorenzuolane sugli scudi, reggiane sulle lance. E’ il gioco delle parti. Questa volta il tie break ha sorriso. C’è il due senza il tre. Baci, abbracci, autografi. La serata è di quelle da fare festa. E festa sia. Birra, pizza, caffè e grappino. Un po’ di ironia, qualche parodia, uno sfottò. E’ andata. Due punti che sono d’oro. Aggancio al terzo posto. Prima di Offanengo. Un passo avanti che fa bene. La Pavidea Steeltrade sa soffrire e fa soffrire. Ma quando vince così è da applausi.
FRANCO BONATTI