BAZOOKA – KALASHNIKOV PISANI
Qualcuno l’ha soprannominata “bazooka”, altri “kalashnikov”, ma lei non usa né armi, né piombo per colpire e fare male. Lei si affida soltanto a braccia e spalle. La schiacciatrice della Pavidea Steeltrade Alessandra Pisani è quella che si dice una forza della natura: se ne è accorto l’allenatore Davide Zanichelli che le sta dando spazio, se ne sono accorte le avversarie che, quando se la trovano davanti, sono spesso costrette ad alzare bandiera bianca. Una felpa blu, sulla quale domina una “esse” gialla, è diventata una sua caratteristica, quasi la carta di identità. Insomma, un simbolo: quello di Superman. Anzi Superwoman.
“La “esse”-spiega la giocatrice rossoblù-è soltanto una coincidenza. Non mi sento per niente una “super”. Sono una ragazza umile che non si monta la testa. Cerco di fare fino in fondo il mio dovere. Però i complimenti ed i soprannomi che mi hanno dato, mi fanno piacere”.
-La B/1 te la aspettavi così?-
“Non è stata una sorpresa. Questa categoria l’avevo già assaggiata nel 2012 a Lucca e poi a Santo Stefano Magra. Fiorenzuola è stata la terza tappa.Tutto normale. E’ stata una bella esperienza che mi piacerebbe rifare”.
Toscana di Carrara, vent’anni compiuti il 28 aprile, Alessandra ha cominciato a giocare a pallavolo all’età di otto anni con la maglia della società carrarese. A quattordici, passa al Santo Stefano Magra dove gioca con l’Under 18, compiendo poi il doppio salto in serie D e B/1. Torna poi nella sua città natale per disputare il campionato di serie C ed approdare con molte credenziali alla Pavidea Steeltrade.
“Mi piace moltissimo giocare e vorrei essere sempre in campo-continua-e quindi, se questo mi dovesse dare garanzie, sarei disposta anche a giocare in B/2. Vedremo”.
-Un anno lontano da casa. Ti è mancata la Toscana?-
“Moltissimo. Mi è mancato soprattutto il mare, la spiaggia. Non vedo l’ora di tornare a casa per rivederli”.
-Il campionato sta finendo. Il tuo bilancio-.
“Secondo me la retrocessione era evitabile. Abbiamo avuto troppi black out durante la stagione e in questa categoria gli errori si pagano caro. Peccato, perché abbiamo sempre creduto nella salvezza e questo rende questa discesa di categoria ancora più difficile da accettare”.
-Cosa ti è piaciuto maggiormente di Fiorenzuola?-
“E’ una città piccola, ma io sono abituata a vivere in queste realtà. Fiorenzuola non l’ho vista così brutta sotto l’aspetto estetico. E’ vero: offre poche occasioni per trascorrere il tempo libero, ma tutto sommato mi ci sono trovata bene”.
-Il momento più difficile di questa stagione-.
“Ho avuto parecchi problemi con l’allenatore Omar Amoros. Mi faceva giocare poco ed io ci restavo male. Abituarsi alla panchina non è stato facile. Adesso con Davide Zanichelli qualcosa è cambiato: ho più occasioni per scendere in campo e sono più tranquilla”.
Studentessa al primo anno della Facoltà di Economia a Parma, Alessandra si è lasciata alle spalle due esami, dividendosi tra palestra e libri.
“Non è facile conciliare tutto. Però ci provo. Vedremo come andrà”.
-Cosa c’è nel tuo futuro?-
“Non ho ancora deciso niente. Devo ancora avere chiara la situazione. Ripeto: per me l’importante è giocare. B/1 o B/2 non cambia molto”.
-Che ricordo conserverai di questo anno?-
“E’ stato il primo lontano da casa. Credo di essere diventata più responsabile. Ho vissuto una bella esperienza e conosciuto persone nuove. Sotto questo aspetto sono contentissima”.
FRANCO BONATTI